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Primavera d’Autunno (poesia)

rubrica: Natura poetica


Una prima foglia spuntava dal terreno

come una piccola ala cordata

poi la seconda raggiungeva in fretta la prima,

congiungendosi in preghiera.

Due ali verde bosco tra le quali un lungo collo di cigno si innalzava lento,

mentre la terra diventava laghetto e le rane saltellavano.

Osservavo quel movimento incantata.

Era la danza della natura,

senza coriandoli e fuochi di artificio.

Una danza umile e potente in quei colori sgargianti.

Un piccolo angelo che alzava la testa piena di corone ciclamino, adornava i vasi nei balconi, le finestre delle case di legno.

Sembrava una primavera d’autunno.

Un incontrarsi di stagioni a bere un the in giardino sotto i salici,

quando il sole ancora offre un leggero tepore e il venticello inizia a pungere ma con dolcezza.

Ciclamini, dal volto rosso scarlatto,

colpevoli di una bellezza straordinaria, ti fanno girare la testa come un vino novello.

Piccoli uteri che vibrano con il vento, 

casse armoniche che emanano nuovi arpeggi.

Piccole bocche che respirano come pesci fuori dall’acqua.

Ed io lì a guardare quei petali che prendono vita,

battiti di delicate alucce che si innalzano lungo i raggi del sole come farfalle appena nate

in volo.


Testo di Angela Katia Faugiana (laestrella87)

Fotografia di Patty Matte (pattimatte)

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