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Introduzione all’autoterapia

  • lachanceria
  • 18 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

rubrica: Il giardino di Bach


Buongiorno viandanti del giardino di Bach,

dopo tanti articoli esplicativi sui fiori di Bach questa volta ho pensato di fornirvi delle informazioni più pratiche. 

Ricordiamo che la floriterapia è uno strumento alla portata di tutti, senza controindicazioni, che può dunque essere usato anche per l'autoterapia, ed è proprio uno dei miei intenti quello di farvi arrivare questo strumento - semplice quanto efficace - affinché possa aiutarvi nei momenti di difficoltà.


Oggi vorrei, quindi, aiutarvi a capire come trovare i fiori di Bach più adatti. 

Leggendo le descrizioni dei fiori di Bach subito penseremmo di doverli assumere tutti e 38. Questo è abbastanza normale perché i fiori esprimono degli archetipi che sono visibili negli schemi di comportamento della natura umana e che riguardano tutte le epoche e tutte le culture. Stessi schemi che ritroviamo anche nelle fiabe, nei miti, nei proverbi e che ci portiamo dietro di generazione in generazione. 


Per esempio lo schema della paura trova espressione sia in epoca medievale sia ai giorni nostri, cambia solo l'oggetto a cui è rivolto il sentimento.


Nella terapia originale ideata da Bach non vengono usati strumenti tipo carte, test a crocette, test muscolari, ecc. ma è indispensabile, invece, porsi in una condizione di empatia e, grazie alla conoscenza approfondita dei fiori di Bach, riconoscere lo schema di reazione. Alla base, naturalmente, ci deve essere la sincera volontà di aiutare l'altro.

Per formulare la giusta miscela di fiori può essere utile:


1. Familiarizzare con le descrizioni dei fiori: il metodo di studio è libero e personale, non c'è un ordine specifico da seguire. Ognuno può imparare i fiori di Bach come meglio crede, partendo da quelli che ci appaiono più interessanti, procedendo in ordine alfabetico, studiandoli gruppo per gruppo.


2. Imparare a osservare e riconoscere gli schemi di reazione tipici: il consiglio è di osservare, inizialmente, la vostra esistenza. Tornando indietro con la memoria sicuramente riconoscerete degli schemi comportamentali o reattivi. Per esempio, che tipi eravate da bambini, introversi? (Agrimony) Sempre con la testa fra le nuvole? (Clematis)


Avete vissuto un momento di shock (star of Bethlehem) e ora avete ancora paura di quella cosa? (Mimulus)

Osservate i vostri comportamenti in momenti di stanchezza, di crisi o quando dovete prendere una decisione difficile. Imparate a conoscere la vostra personalità nel modo più autentico, nei suoi limiti e nei suoi lati deboli, senza filtri o giustificazioni.

Osservatevi anche attraverso gli altri. Chi ci sta vicino non è altro che uno specchio di noi stessi. 

Cosa vi rimprovera il prossimo? E quali caratteristiche detestate o apprezzate dell'altro? Sicuri che non sono caratteristiche vostre che emergono nell'altro come un riflesso?


3. Studiare la natura umana: osservate attentamente chi vi sta vicino e cercate di capirne gli schemi di comportamento, oppure ispiratevi a persone dello spettacolo, film e serie TV, fiabe, classici della letteratura. Per esempio Cenerentola è il classico tipo Centaury che si lascia sfruttare da tutti, mentre le due sorelle sono Holly perché provano odio e gelosia


4. Raccogliere le impressioni delle proprie esperienze: prendete nota delle vostre esperienze con i fiori di Bach e del modo in cui scegliete di lavorare. Ci sono, infatti, vari livelli di lavoro, per esempio:


- armonizzazione di una situazione acuta:

È la forma più frequente e importante di autoterapia, si dovrebbe incominciare da qui perché con i fiori giusti si può ottenere un rapido risultato. Potrebbe trattarsi di una paura, una tensione sul lavoro ecc.. con questo sistema possono essere trattate anche le malattie acute: come reagisco di fronte a tale malattia? Provo paura, impazienza, ansia?


- armonizzazione di una debolezza del carattere: gli schemi di comportamento ormai assodati possono rappresentare un ostacolo allo sviluppo della personalità o all'evoluzione spirituale. Sensazioni di inferiorità, scarsa capacità di prendere decisioni, ansia eccessiva, eccessi di ogni tipo, devozione al lavoro ecc. Si possono trattare in questo contesto anche le malattie croniche.

Per questo tipo di lavoro si consiglia di farsi aiutare da un esperto di floriterapia poiché ha già molto familiarizzato con gli schemi caratteriali.

Spero davvero di avervi dato dei consigli utili, nel prossimo articolo approfondiremo più nello specifico l'autoterapia. 

Per chi volesse saperne di più può trovare maggiori nozioni nel testo "Il grande libro dei fiori di Bach" di Mechthild Scheffer a cui mi sono appoggiata per la stesura di questo articolo.


Vi ricordo che curo anche la Newsletter Speciale per il progetto di #unfioreladomenica in collaborazione con La Chanceria. Se non l'avete già fatto vi invito a compilare qui il form per riceverla ogni mese con un Pdf a tema in omaggio!


Se volete scambiare con me i vostri pensieri o eventuali dubbi, sono felice di rispondervi.


Vi auguro buon lavoro!


Testo a cura di Monica Brescancin (@monica_walnut)

Fotografie di Pexels



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