Narciso (poesia)
rubrica: Natura poetica
Ora quel silenzio è interrotto da trilli
Flebili trilli di trombetta color oro,
Coriandoli indispensabili di armonia,
Canto accennato di un morbido risveglio.
Narciso, le tue parole son di burro
Profumano ancora di pan di zenzero
Mentre dài voce a cose nuove
Sei apripista
come un disco degli anni Novanta
che ti fa scendere dal palco
Ti fa alzare dalla sedia
Ti avvolge col suo ritmo e ti spinge a ballare.

Ora che il buio fa ritorno a casa lentamente
Lasciando che il sole sia sfondo di luce
Ora che le nuvole appaiono nere
come il negativo di una foto,
Mi chiedo se ti consideri più
Principe di Vanità o
Funambolo che tenta di restare in equilibrio
sul filo della piena consapevolezza del sé.
Ecco che ti cerco, tra il marrone della zolla
Tra la pallida neve che si scioglie
Specchio, specchio delle mie brame
Riuscirai a vedere veramente chi sei diventato?
Saprai alzare la tua corolla mostrando la corona
o come il mito soffocherai le tue paure?
Vaneggia mio caro fiore!
Dondola nel vento,
come una donna al ballo,
Come Cenerentola
che tra poco incontrerà l’amore.
Lascia che ti guardino, mio Narciso!
Sei spuntato per splendere ed è ciò che farai.
Testo di Angela Katia Faugiana (laestrella87)
Fotografia di Tamara Barbarossa (tamara_barbarossa)
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