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“Autunno: Persefone e lo Scorpione”

rubrica: Astroblog.evo


Salve a tutti! 

Sono Peppe, content creator e astrologo umanistico

Nella mia pagina instagram parlo di astrologia consapevole e introspettiva. "Astroguide.evo" è una guida attraverso i vari strati di profondità che questa disciplina possiede. La mia passione per la psicologia del profondo di ​Jung mi ha aiutato ad orientare i miei studi verso ​l'approccio umanistico, incentrato su un tipo di ​analisi astrologica che sfrutta l'ideologia junghiana ​per analizzare la simbologia astrologica attraverso la ​lente archetipica dell'inconscio collettivo. 

In un mondo che percorre i sentieri del progresso e dell'innovazione, l'incanto e la magia del naturale si appresta ad essere dimenticato nell'oblio della storia, una visione dell'essere umano che lentamente si sta sgretolando. 

Secondo Richard Tarnas la percezione del mondo sta cambiando radicalmente. 

La civiltà umana poggia le sue radici su una concezione del cosmo definita "incantata" nella quale l'essere umano veniva posto al centro dell'universo, percependosi parte del tutto, in simbiosi cioè con la natura e le leggi del cosmo. 

Natura e Spiritualità si fondevano con l'esperienza umana creando una dimensione di totalità dove ogni cosa era interconnessa. 

Oggi, purtroppo, con l'avvento di un progresso che punta sempre più ad una meccanicizzazione della specie, la percezione del mondo assume per la stragrande maggioranza della società (occidentale soprattutto) una visione "disincantata" e di conseguenza distaccata, costruita su un razionalismo che punta all'alienazione della specie stessa. Questo approccio si allontana dal concetto di totalità e alimenta la visione individualista e uomo-centrica del mondo. 

Tuttavia esiste ancora una porzione di popolazione che appoggia e supporta la visione incantata della vita, celebrando ogni giorno la ciclicità dell'uomo in simbiosi con la ciclicità della natura e, più in grande, del cosmo. 

In realtà credo fermamente che, nonostante sia seppellita all'interno dei meandri dell'inconscio collettivo, questa parte dell'uomo  continui a vivere nelle semplici e piccole cose del quotidiano di ciascuno di noi. L'incanto è custodito dal bambino interiore, un archetipo eterno all'interno della specie umana. Basta imparare ad ascoltarlo e a stimolarlo, rendendolo parte integrante della nostra maturità che spesso rigetta la percezione dell'innocente che vive dentro di sé. 

L'astrologia rappresenta la forma primordiale di strumento che ha aiutato l'essere umano a trovare una connessione tra la ciclicità della vita e quella della natura in cui vive. Penso che ad oggi sia uno degli strumenti più forti e complessi che possediamo per riappropriarci della parte incantata insita in ciascuno di noi. E spero che, con questo viaggio che stiamo iniziando ad intraprendere insieme, io possa trasmettervi il vero significato di questa disciplina così antica e così tanto attuale.

L'Autunno racchiude una simbologia molto forte ed evocativa, spesso destabilizzante e forse anche un po' temuta dell'essere umano. La mitologia ci offre tanti spunti di riflessione a riguardo: il mito che rende perfettamente l'idea e l'immagine di questa fase stagionale è quello di Persefone, la dea che viene rapita da Ade, dio della morte, e portata negli inferi con l'inganno facendo infuriare sua madre Demetra, dea della fertilità e del raccolto, innescando la sua ira che si ripercuoterà poi sulla superficie del mondo attraverso la morte della stessa natura. Questo coincide con l'inizio dell'autunno, simbolicamente associato al concetto di morte, di discesa nell'Ade, di trasformazione. Astrologicamente,  infatti, ritroviamo questa stessa simbologia all'interno del segno  zodiacale dello Scorpione, governatore del centro della stagione, che viene raffigurato nell'inconscio collettivo dall'archetipo del Distruttore. Questa componente della Pische rappresenta la parte dell'uomo che fa esperienza del concetto di Morte, figurativamente e materialmente parlando. 

I cicli del mondo si inseguono all'interno del legame tra vita e morte, una connessione indissolubile che prescinde dallo spazio e dal tempo. 

L'esperienza umana è formata da innumerevoli cicli di morte e rinascita, a loro volta composti da vari livelli, forme e profondità. Non possiamo fare a meno di questa parte di noi perché riveste un ruolo fondamentale per l'evoluzione e la sopravvivenza della specie. Tuttavia possiamo considerarla una parte molto vulnerabile e ancora piena di taboo, soprattutto all'interno della società moderna a causa dei timori legati alla transizione dell'essere. 

La stagione autunnale, quindi, incarna la morte dell'anima, la discesa negli inferi (inconscio) nei quali risiedono gli scheletri, i traumi, il caos. Il vaso dell'inconscio può contenere infinite forme di esperienze passate e ognuno di noi sviluppa nel corso della propria vita una naturale paura nei confronti di ciò che è stato, soprattutto se si tratta dei momenti più bui della propria storia. Ma il confronto è trasformazione, e la trasformazione è evoluzione. Ed è proprio a questo livello di connessione tra Ombra e Luce che lo Scorpione lascia il posto al Sagittario, il segno associato all'archetipo del viaggiatore, la parte di noi che si nutre dell'esperienza stessa. A questo livello l'ombra si trasforma in consapevolezza: che il passato si trasforma in insegnamento, lezione che deve essere riportata alla luce della nostra coscienza. Il Sagittario scandisce la fine della stagione autunnale rappresentando l'integrazione tra l'ombra e la luce, la fiamma alchemica che trasmuta ciò che è stato in ciò che è, bagaglio fondamentale per poter affrontare la stagione più fredda e più buia dell'anima: l'Inverno. 

Come vedete attraverso il ciclo zodiacale la natura si racconta, legando microcosmo e macrocosmo per mezzo di un'associazione sincronica che rende l'essere umano parte del tutto. L'astrologia, come detto, ritengo sia un potentissimo mezzo di introspezione e di riflessione, se saputo utilizzare con occhio critico e razionale: un ponte che connette l'anima al mondo e che descrive come l'essere umano incarna dentro di sé l'universo stesso. 

Spero di avervi donato un piccolo seme di quello che questa disciplina così antica custodisce nel suo giardino, ben lontano dalla superficialità semplicistica che l'età moderna le ha affibbiato.


Ci rivediamo al prossimo appuntamento e nel frattempo vi invito a seguire i miei approfondimenti, scritti e tramite podcast. E ovviamente mi auguro che vogliate condividere con noi le vostre esperienze dirette sul tema trattato.


Peppe


Testo a cura di Giuseppe Milioti

Fotografie di pixaby



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