Mezzotono (poesia)
rubrica: Oracolo di Madre Terra
Se mi fossi accorta del salto
sarebbe stata luce o buio?
Madre,
il tuo bagliore mi è incolore,
un contrappeso o un precipizio
- difficile negarlo -
è un suono che le grida tentano di sovrastare.
Se potessi, giuro
filerei capelli e ricordi
lingue di mare e cortecce di betulle,
renderei indistinto il dolore
così che tutti possano sentirne l’unione.
Ma non è questo che mi chiede gennaio,
Madre,
e tu lo sai.
Non veste di forza né di uniformi
anche se alcuni uomini vorrebbero.
Gennaio ha il tuo odore buono
il sorriso invisibile di chi ha messo il broncio,
sa di disciplina e di fili elettrificati
di strappi e di lacrime,
- qualche volta è la gioia che cresce -
di sussurri disgiunti che dicono ‘ora guarda me’.
Mi sono accorta dei grigi,
Madre mia dei temperamenti,
e voglio restituirti i baci
dove il pendolo si alza
in entrambe le direzioni
come il mio petto ad ogni respiro.
Quando non so
corro ancora da te, Madre nostra.
Mi rivolgo al tuo volume
come se fosse un sole o un punto cardinale.
Mi abbasso per specchiarmi sull’orizzonte dei suoni
e vedo e ascolto
e sto
nel negativo dei tuoi figli
perché è lì che amo stare:
tra buio e luce.
Testo di Rossana Orsi
Fotografia di Chiara Lunghi
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