Spirante Spiralis

lachanceria
24 ott
Tempo di lettura: 3 min

rubrica: Meraviglie del Carso

Siamo ormai giunti in Autunno. Il tempo è cambiato: gli alberi non sono più vigorosi e i prati non hanno più quella colorazione vivida. Gli odori e i colori sono diversi. Sempre più rami sono spogli e le foglie cadute compongono viali intrecciati di rosso, giallo, marrone e arancio. Nell’aria, l’odore del fieno di prima mattina dona profumi dolci, legnosi, e note di muschio, che si mescolano all’odore delle foglie bagnate e del sottobosco che dominano la scena.

Funghi sbucano ovunque tra le foglie.

Nei prati non si respira più quell’aria calda e avvolgente tipica delle mattine estive. Tra foglie, licheni, zucche e funghi, nei prati si ergono vigorose delle piccole orchidee, ricoperte di minuscole gocce di rugiada delle temperate e umide notti autunnali.

Le ultime farfalle della famiglia Lycaenidae e Papilionidae fanno la loro ultima comparsa.

Gli stagni sono già vuoti: le rane e i rospi si avviano a passare la prossima stagione nel bosco e molte libellule sono migrate.

I bruchi di molte farfalle della famiglia Noctinuidae, Pieridae e Nymphalinae sono già sotto terra in stato quiescente, in attesa di effettuare l’ultima muta la primavera prossima.

L’odore del fieno raccolto, dei melograni e delle zucche domina la scena su una terra ormai aspra, secca, che lascia il posto a colori caldi, avvolgenti, prima dell’arrivo dei tipici colori freddi e azzurri che ci regaleranno un panorama completamente diverso per i mesi invernali.

In mezzo a questa terra ormai morta, secca, fa la sua comparsa tra metà settembre e inizio ottobre l’ultima orchidea dell’anno. Si erge fiera tra le foglie secche, con colori vibranti e freschi tipici di una stagione appena passata, emanando un dolce ma sfumato profumo che si mescola agli odori acri e legnosi del sottobosco.

Spiranthes Spiralis (L.Chevall, 1827)

Famiglia: Orchidaceae

Sottofamiglia: Orchidoideae

Genere: Spiranthes

Descrizione: l’orchidea Spiranthes Spiralis, nota come viticcino autunnale, è una pianta geofita rizomatosa, cioè una pianta erbacea perenne che può raggiungere i 30 cm di altezza.

Presenta un particolare fusto sotterraneo in grado di rigenerarsi ogni anno con nuove radici, e fusti avventizi a partire da nodi e internodi disposti lungo le radici preesistenti.

Lungo la parte basale del fusto, a contatto con le radici, è dotata di rizoma* proprio che ha la tendenza a gonfiarsi di amidi e proteine affossando la pianta nel sottosuolo (*un meccanismo di adattamento atto a permetterle di sopravvivere durante i mesi invernali).

La parte ipogea della pianta, cioè la sua parte sotto terra, presenta un rizoma molto corto dotato alle estremità di due tubercoli allungati per assorbire le sostanze nutritizie.

Il fusto subaereo è sottile, allungato, fragile e privo dell’apice vegetativo, la struttura che impedisce alle foglie adiacenti all’apice della radice di accrescersi.

La rosetta fogliare basale secca prima della fioritura ed è presente una rosetta laterale, dalla quale l’anno seguente si svilupperà un nuovo fusto fiorifero.

Le foglie hanno un classico aspetto ovoidale con terminazione appuntita. Sono piccole, 12-25 mm, e la pagina fogliare è percorsa da deboli venature.

L'infiorescenza è una sottile struttura lungo la quale solitamente si dispongono a spirale fino a 20 fiori.

I fiori sono labiati, piccoli, pentaciclici, ovvero la parte esterna del fiore - detta perigonio - è composta da due verticilli ciascuno costituito da tre tepali color bianco. I tepali si dispongono a formare una sorta di cappuccio a protezione dell’organo riproduttivo della pianta.