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Campanula

  • lachanceria
  • 24 set
  • Tempo di lettura: 1 min

rubrica: Natura poetica


Come un tuono 

era passata l’estate!

Settembre, 

Ubriaco di vendemmia 

di canti antichi e notti pazze

Si prolungava tra le strade.

La campanula ondeggiava 

Cresciuta a vista d’occhio 

Rivestiva il muretto

costeggiava un giardino abbandonato.

Si arrampicava sugli alberi 

Come scimmia immatura

Portava fiori fin sulla cima 

Per catturare il colore del cielo.


ree

Bluette, da tappezzarci ogni cosa.

Le tazze del tè sulla mensola 

I cuscini della stanza da letto

I poggiapiedi davanti al camino.

Il colore della dolcezza e della resilienza 

Dell’estate ovunque e in ogni cosa

Delle fate che mescolano 

zuppe e minestre.

Tintinnio di un richiamo maestro 

Del tempo che inesauribile ti segna

Con croci e inchiostro

Tintinnio dell’amore che resiste 

Oltremisura. 

Autentico, intatto

Si dischiude al tramonto

Per un ultimo bacio.


Testo di Angela Katia Faugiana (laestrella87)

Fotografia da Canva

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