top of page

cosa sono i fiori di Bach

  • lachanceria
  • 16 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

rubrica: Il giardino di Bach


Buongiorno cari viandanti del giardino di Bach,

oggi con questo articolo vorrei rispondere a una domanda che ultimamente mi viene posta spesso, ovvero cosa sono, in parole semplici, i fiori di Bach? Come faccio a spiegarlo a chi non li conosce?


Proviamo a uscire dal linguaggio tecnico e specifico degli ultimi articoli e entriamo in quello più colloquiale; provo, insieme a voi, a elaborare una risposta semplice e chiara ma che possa coinvolgere e interessare il vostro interlocutore.


Intanto inizierei con il mettere a fuoco lo scopo dicendo che i fiori di Bach sono rimedi per le emozioni.


E poi spiegherei il significato del loro nome: i fiori di Bach prendono il nome dal loro scopritore, il dottor Edward Bach, un medico inglese (batteriologo) che visse a cavallo tra il 1800 e il 1900. Egli lasciò la sua illustre carriera di medico all’ospedale di Londra e i suoi due studi medici in Harley Street per tornare nelle sue originarie campagne del Galles con lo scopo di creare un metodo di guarigione che curasse il malato, inteso come unità somato-psico-emozionale, e non la sua malattia.


Egli credeva che la malattia non fosse dovuta a cause fisiche, ma a stati emotivi disturbanti che interferiscono con l’equilibrio dell’individuo. La malattia quindi, è l’espressione fisica di stati d’animo negativi.


Egli intuì che le risposte che cercava erano nella natura così iniziò la sua ricerca testando i fiori selvatici e scoprì che le loro corolle fiorite contenevano tutta l’energia vitale della pianta ed erano in grado di dare risultati sia a livello fisico sia a livello psico-emotivo. Utilizzò quindi, fiori selvatici, cespugli, arbusti, piante.


Bach scoprì 38 rimedi, 38 virtù, che grazie alle loro vibrazioni positive erano in grado di riarmonizzare gli stati d’animo negativi. “Le armoniche vibrazioni dei fiori inondano lo stato d’animo negativo e lo sciolgono come neve al sole”.


Si tratta di rimedi semplici e naturali, adatti a tutti perché non hanno effetti collaterali neppure in caso di sovraddosaggio o errata prescrizione. Possono, inoltre, essere utilizzati insieme ad altre terapie senza alterarne l’effetto, bensì potenziandolo.


I fiori di Bach si possono assumere da autodidatti consultando dei validi manuali, oppure si può chiedere l’aiuto di un esperto (naturopata, floriterapeuta, erborista ecc) che grazie a un colloquio, individuerà i fiori adatti all’individuo in quel momento. Al termine del colloquio l’operatore creerà una miscela composta da acqua + brandy (conservante) e due gocce di tintura madre di ogni fiore scelto, fino a  un massimo di 7 fiori. La miscela andrà assunta col dosaggio di 4 gocce per 4 volte al giorno per circa tre settimane.


Dopo questo periodo è possibile ripetere il colloquio e preparare una nuova miscela in base ai cambiamenti che la persona avrà naturalmente messo in atto.


Spero di essere riuscita a passarvi i concetti chiave dicendo anche due parole sulla storia e sul metodo. Sono sempre contenta di rispondere a questo tipo di domande perché i fiori di Bach sono uno strumento veramente molto valido e mi piacerebbe ci fosse più conoscenza in merito a questo metodo d’aiuto alla portata di tutti.


Vi ricordo che ogni mese curo la newsletter dedicata al progetto di Unfioreladomenica con la quale riceverete in omaggio un Pdf nel quale approfondiamo le tematiche dedicate al benessere.

Potete iscrivervi qui per riceverla!


Grazie e a presto,

Monica



Testo a cura di Monica Brescancin (@monica_walnut)

Fotografie di Tamara Barbarossa (tamara_barbarossa)



1 Comment

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
Guest
May 16
Rated 5 out of 5 stars.

Testo molto interessante

Like

Associazione Culturale La Chanceria

P.Iva 16588161006

MAIL TO:

lachanceria@gmail.com

CELL:

3922505249

© 2025 La Chanceria Lab 

 

Proudly created with Wix.com

bottom of page