Le cinque regole dell’autoterapia
- lachanceria
- 21 mar
- Tempo di lettura: 3 min
rubrica: Il giardino di Bach
Buongiorno viandanti del giardino di Bach,
Oggi vorrei entrare proprio nel vivo dell'autoterapia con i fiori di Bach, prendendo spunto dagli insegnamenti di Mechthild Scheffer, una delle maggiori esponenti del metodo.
Lei individua 5 regole d'oro da tenere in considerazione quando si fa autoterapia:
1. Assumere i fiori soltanto quando avete davvero l'impressione di avere bisogno di sostegno morale in una situazione di crisi.
Le energie dei fiori sono doni della natura, quindi non trattateli con scarso rispetto.
2. Individuate i fiori soltanto in base agli stati spirituali negativi acuti e riconoscibili in modo cosciente.
Non c'è bisogno di profonde analisi psicologiche, i problemi da risolvere sono evidenti e comprensibili. Gli stati spirituali più profondi emergono piano piano alla coscienza grazie all'assunzione dei fiori attuali. Bisogna pensare al principio degli strati della cipolla una volta superato il momento critico di confronto e di elaborazione gli stati spirituali più profondi emergono alla nostra consapevolezza.
3. Affrontare la scelta finale come una decisione consapevole e presa in piena responsabilità.
Una volta giunti alla scelta finale dei fiori bisogna chiedersi: "Questi fiori corrispondono davvero al problema che sussiste adesso?"
Tutti i fiori che non risultano pertinenti sul momento non dovrebbero essere assunti, ma messi da parte per studiarli nuovamente in seguito.
Chi non segue questo suggerimento e sperimenta nello stesso tempo tutti i fiori possibili tocca vari ambiti problematici, ma non risolve nessun problema. Una miscela del genere non ottiene effetti duraturi e non fa registrare progressi verso l'evoluzione.
4. Dedicate una riflessione attenta e consapevole alla combinazione di fiori di Bach prescelta.
Questo vi faciliterà, col tempo, il riconoscimento del contatto psicologico fra i singoli stati dell'anima. Imparerete ad elaborare miscele adatte che sapranno armonizzare schemi abituali e diventati ripetitivi nel tempo.
5. Cercate di capire se è necessario o meno il colloquio con un esperto di fiori di Bach o un terapeuta specializzato in questo campo.
L'autoterapia funziona molto bene per trattare gli stadi acuti ovvero la parte più esterna della cipolla, ma quando questi stati spirituali vengono riequilibrati emergono situazioni incancrenite, di fronte alle quali la percezione di sé comincia ad appannarsi. Il colloquio con un esperto esterno riporta distacco in una situazione del genere, consentendo di intravedere prospettive nuove.
A questo proposito è bene ricordare che la terapia con i fiori di Bach non può in alcun modo sostituire una psicoterapia o un trattamento medico.

Per concludere possiamo quindi consigliare di cominciare l'autoterapia con un problema acuto e superabile, come per esempio l'ansia prima di una riunione.
Non vi aspettate reazioni uguali a quelle che avete sentito riferire da altri, ogni problema è diverso dall'altro, e ogni essere umano reagisce a modo suo.
Se non riuscite a individuare il punto di partenza per risolvere una situazione acuta, potete cominciare con rescue remedy per qualche giorno,vi indicherà da dove cominciare.
Tenete ogni giorno un piccolo diario delle vostre reazioni in rapporto ai cambiamenti percepiti nei vostri sentimenti, questo vi aiuterà a capire come agisce il fiore e come cambia il vostro stato d'animo in rapporto ad esso.
I cambiamenti positivi prodotti dall'assunzione dei fiori si verificano spesso in modo così impercettibile, che lo stato armonico viene considerato ben presto ovvio o normale; nel corso del periodo di assunzione si sperimentano spesso sogni, impressioni, diventa visibile lo strato emotivo più profondo o più antico del problema in questione sul quale si può continuare a lavorare con la miscela successiva. Il diario delle reazioni aiuta a seguire questo sviluppo in modo consapevole.
Avevo già scritto articoli pratici sulla preparazione della miscela, ma se l'avete dimenticato vi lascio un piccolo promemoria:
Prendete una bottiglietta da 30 cc, riempitela per 3/4 di acqua e 1/4 di brandy. Aggiungete 2 gocce per ogni fiore scelto fino a un massimo di 7 fiori. Se nella miscela avete rescue remedy, mettetene 4 gocce.
Spero di avervi fornito una guida pratica e schematica, facilmente consultabile ad ogni occasione. Magari potete stamparla e conservarla nel vostro cofanetto di fiori di Bach per averla sempre a disposizione.
Vi ricordo che curo anche la Newsletter Speciale per il progetto di #unfioreladomenica in collaborazione con La Chanceria. Se non l'avete già fatto vi invito a compilare qui il form per riceverla ogni mese con un Pdf a tema in omaggio!
Sarò felice di rispondere a tutte le vostre curiosità,
Monica
Testo a cura di Monica Brescancin (@monica_walnut)
Fotografie di Tamara Barbarossa (tamara_barbarossa)
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