"La casa degli spiriti" di Isabel Allende
“Ho messo fiori freschi nei vasi e piatti con frutta sul tavolo, come ai tempi degli spiriti, e l’aria si è impregnata del loro aroma. Poi ci siamo presi a braccetto, io e mio nonno, e abbiamo visitato la casa, fermandoci in ogni punto per ricordare il passato e salutare gli impercettibili fantasmi di altri tempi, che nonostante tanti alti e bassi continuano a stare ai loro posti. Mio nonno ha avuto l’idea di scrivere questa storia. <<Così potrai portare via con te le tue radici se un giorno dovrai andartene di qui, figliola>> ha detto”.
Ho impiegato due mesi per immergermi in questo libro come meritava, sia per l’attesa che avevo riposto in esso, sia per l’elaborazione dei momenti salienti che, in qualche modo, sono diventati anche i miei. Non potevo concludere la mia lettura se non nel mese di novembre, quando l’ombra dei miei antenati si allunga sulla mia esistenza e i loro spiriti ritrovano i propri posti tra le stanze dell’antica dimora di famiglia.
"La casa degli spiriti" è una saga familiare che attraversa il Novecento cileno, in cui si riflettono le storie e il destino di un intero popolo attraverso le vicende di una famiglia singolare e stravagante. L’opera di Isabel Allende si presenta come un affresco che, per fascino ed intensità emotiva, può essere paragonato unicamente a “Cent’anni di solitudine” di García Márquez, un’altro capolavoro che ricopre una posizione d’onore nella mia libreria, sarà anche perché gli avvicendamenti familiari sono argomenti che per me ricoprono da sempre una certa importanza.
La narrazione si distingue per la sua complessità, caratterizzata da diverse voci narranti che si alternano, raccontando la storia della famiglia protagonista nel contesto delle molteplici sfide storiche che ha affrontato il Cile. Attraverso le generazioni, il lettore scopre come le vicende storiche plasmino i personaggi, che si trovano a fare i conti con un passato doloroso e crudo, ma anche con situazioni soprannaturali come, spiriti, profezie ed il potere del pensiero che conferiscono all’opera un’aura di intrigante mistero.
“Clara abitava un universo inventato da lei, protetta dalle avversità della vita, dove la verità prosaica delle cose materiali si confondeva con la realtà tumultuosa dei sogni, nei quali non funzionavano le leggi della fisica e della logica. Clara visse questo periodo immersa nelle sue fantasie, accompagnata dagli spiriti dell’aria, dell’acqua e della terra, così felice (...)”.
La protagonista principale è Clara Del Valle, di cui seguiamo le vicende fin dalla tenera infanzia. La sua narrazione è accompagnata dai suoi diari, che ci consentono una visione estesa del tempo in cui visse. Clara è un personaggio etereo, che sembra fluttuare al di sopra della quotidianità, è anche la “matriarca” della famiglia protagonista e il suo destino si intreccia strettamente con quello di Esteban Trueba, altro personaggio centrale. La loro unione e la loro discendenza formano il fulcro della narrazione. Esteban è un uomo pragmatico e ambizioso, ma anche collerico e incapace di tollerare il disaccordo:
“Il cattivo carattere di Trueba si trasformò in una leggenda che si accentuò fino a divenire scomoda anche per lui. Non accettava che gli rispondessero e non tollerava di essere contraddetto, considerava il più piccolo disaccordo come una provocazione.”
Anche Esteban assume il ruolo di narratore, offrendoci l'opportunità di immergerci nella complessità del suo carattere, che si trasforma, stagione dopo stagione, sotto l'influsso dell'amore per Clara e della sua natura autoritaria. Sebbene la sua personalità possa apparire rigida e a tratti brutale, Esteban riesce comunque a evocare una sorta di tenerezza nel lettore, rivelando la sua umanità, soprattutto nel finale della sua vicenda.
La trama si arricchisce ulteriormente grazie a un ampio e variegato insieme di personaggi, che incapsulano diverse generazioni e sfumature, sia all'interno della famiglia Trueba che tra i lavoratori della loro proprietà. Le dinamiche familiari si caratterizzano per una fitta rete di tensioni: scontri tra generazioni, incomprensioni, relazioni complicate e un affetto sincero si intrecciano in un complesso arazzo emotivo. Tuttavia, "La casa degli spiriti" va oltre la mera narrazione di una famiglia; è una cronaca che abbraccia le vicende del Cile, toccando le sue tensioni sociali e i trasformazioni storiche, dall'interazione tra comunisti e conservatori fino agli eventi del colpo di stato militare.
Non sorprende che Isabel Allende abbia dato vita a un capolavoro di tale portata, capace di divertire e al contempo turbare, sollevando profonde riflessioni. "La casa degli spiriti" è un libro avvincente e vibrante, che ci tiene incatenati a sé anche dopo averne conclusa la lettura. Grazie alla sua trama originale, l’attenzione del lettore rimane costante dall’inizio alla fine. I personaggi sono caratterizzati con maestria, mentre le ambientazioni e le vicende sono delineate con precisione. Malgrado la vastità dei temi trattati, l'opera riesce a mantenere un filo conduttore chiaro e coerente, offrendo un’esperienza di lettura coinvolgente e preziosa, capace di rendere tangibile il flusso del tempo.
“Ogni tanto ho la sensazione che questo l’ho già vissuto e che ho già scritto queste stesse parole, ma capisco che non sono io, bensì un’altra donna, che aveva preso appunti sui quaderni affinché io me ne servissi. Scrivo, lei ha scritto, che la memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente, come dicevano le tre sorelle Mora, che erano capaci di vedere nello spazio gli spiriti di ogni epoca”.
Isabel Allende, con "La casa degli spiriti", ci regala non solo una storia intensa, ma anche una riflessione profonda sulla memoria, sull'identità e sulle radici che ci legano al nostro passato.
Tamara
Recensione e fotografia di Tamara Barbarossa (tamara_barbarossa)
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