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Priscilla

  • lachanceria
  • 17 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

rubrica: A proposito di affetti.


La mia amatissima gatta Priscilla ha diviso con me 14 anni di vita. 

Trovata per strada con un fratellino, schiacciato subito dopo dalle ruote di un'auto, mi è stata affidata momentaneamente. 

Ma, come spesso accade, il momentaneo diventa duraturo.

Ai suoi due anni, decido di farla convolare a giuste nozze con il maschio tigrato di uno dei miei cugini.

Invece la sorte decide altrimenti: la sera prima del connubio, vedo gli occhi di Priscilla sgranarsi e lei restare immobile come una statuetta. 

Seguo il suo sguardo e vedo uno splendido gatto biondo sull'orlo del terrazzino della mansarda in cui allora vivevo.


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"Priscilla, hai ragione." le dico "Lui è bellissimo, ma tu devi sposarti domani."

Scopro, quindi, che anche i gatti sono vittime del colpo di fulmine.

Il giorno dopo, Priscilla si nega con vigore al promesso sposo. Tre giorni di tentativi, poi quello innalza bandiera bianca e mio cugino se lo riprende.

E come nelle più belle fiabe, Priscilla vivrà la sua passione con lo splendido biondo: dal loro amore nasceranno 25 figli in due anni.

Tutti bellissimi e regalati a parenti e amici, che ormai al vedermi cambiavano strada, per timore che volessi appioppargliene altri.

Poi, lui cambia casa e Priscilla ha la consolante presenza di un figlio della prima nidiata, bellissimo: tale Gavronski, dal pelo lungo come il padre, ma colorato di biondo e scuro.

Poi, la rapida rovina: lei comincia a star male. Tumore uterino: operazione ben riuscita. Qualche mese dopo ha difficoltà a deglutire.

La notte prima di un'ulteriore visita dal veterinario, la lascio dormire sul mio letto. Non lo faccio di norma, ma ho una sensazione strana. 

E durante la notte sogno che la gatta, all'improvviso, sbarra gli occhi e resta immobile.

La mattina dopo il veterinario la seda, per controllare la gola. 

Io le sono accanto e, all'improvviso, lei apre gli occhi e li sbarra, come nel mio sogno.

Un attimo, e la mia gatta non c'è più.


Grande dolore il mio.


Da anni il suo corpo si trova sotto un albero e ha nutrito la terra, le radici, le foglie e i rami, le formiche e gli steli d'erba.

È tornata al mondo, come dovrebbe accadere a tutte le cose belle.



Testo di Gloria Lai (Le fiabe di Gloria Lai)

Fotografia di Canva


1 commento

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Ospite
17 ott

Grazie per la consueta e gentile ospitalità.

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