La Voce di Artemide
- lachanceria
- 30 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Rubrica: Custodi della Terra
Io sono la maggiore dei due,
Dal ventre mi feci strada da sola
E assistetti alla nascita
Del mio specchio.
Lui cercava la vetta.
Io scelsi le radici.

Chiesi al padre un arco.
Il dominio sulle mie traiettorie.
Volevo qualcosa che mirasse lontano
E non guardasse mai indietro.
Chiesi anche il bosco,
La libertà di correre.
La notte.
Nessun consorte,
Nessuna prole.
Mi esaudì
Certo sarei tornata,
Sfiancata.
Non mi rivide mai più
Calcare il marmo del palazzo,
Sotto i miei piedi da allora
Scorre solo la terra.
Chi mi cerca
Mi trova nelle vene della foresta,
Nel rumore che fa il muschio quando respira,
Nello scricchiolio dei rami rotti
Da chi non guarda dove mette i piedi.
Non sono una guida
Ma non seguo nessuno,
Sono colei che cammina accanto.
La compagna di chi ha smesso di chiedere
Scusa per ciò che desidera.
La voce che non parla per compiacere.
La ferita voluta dalla pelle.
Mi chiamano vergine.
Ma io non sono intatta:
Sono inviolabile.
Sono imprendibile.
Non mi nego,
Ma non mi divido.

Orione mio,
Mio cacciatore
Maestoso albero in tempesta
E silenzioso fulmine nel petto.
Camminammo insieme.
Senza bisogno.
Condividemmo il fiato
la veglia,
la sete.
Poi venne l’inganno.
Il mare, la linea all’orizzonte, la sfida.
Scoccai la freccia.
Colpii.
Lo persi.
Divenne stella.
Da allora, le distanze hanno avuto un nome.
Il mio codice d'onore
È onorare le ambizioni anche quando tremo.
Ascoltare il richiamo del buio,
Non lasciare indietro chi è ferito.
Scegliere la verità.
Non c’è dolcezza più feroce
Di quella di una donna
Che decide di non essere preda.
Le ninfe attorno a me ridono
Come il tempo non esistesse
E quando qualcosa
O qualcuno
Le sfiora senza consenso,
Chiamo i lupi,
Divento i lupi
E porto la giustizia
Della natura indomabile.
Punto la freccia alla Luna
Per indicare la via.
Mi riconosci nel silenzio.
Nella luce che non scalda
Ma veste i profili dei segreti.
Se hai perso l’orientamento,
Se non sai più cosa sei,
Se temi di non bastarti—
Allora sì, chiamami.
Non ti salverò.
Ma ti ricorderò il cammino.
Il tuo.
Quello che hai smesso di tracciare
Per essere strada battuta
Nel mondo degli altri.
Per diventare tutto, tranne che vera.
Io sono colei che avanza,
Che porta alla luce.
Perché avanti è l’unica direzione
Che mi appartiene.
Pensaci: è l'unica
Che ti appartiene.
Testo di Alessandra Manara (ossa.di.luna)
Elaborato nato per i Custodi della Terra - ISPIRAZIONE MESE DI MARZO 2025 - Gruppo di scrittura introspettiva e naturalistica che fa parte del progetto #laruotadimadreterra creato ad inizio 2022 da Tamara Barbarossa e Rossana Orsi.
“Ogni mese chiediamo agli Oracoli quale guida ci affiancherà nelle suggestioni che forniremo poi ai partecipanti del gruppo per esprimere ciascuno le proprie emozioni. Ogni mese abbiamo un incontro on-line per confrontarci intimamente e scambiarci riflessioni nate dalla condivisione.”
Per saperne di più, o unirti a noi, visita questa pagina del sito.
ORACOLI DEL TEMPIO DELLA DEA (Sarah Perini & Elena Albanese)
ORACOLI DELLE VITE PASSATE (Dott.ssa Doreen Virtue e Dott. Brian Weiss)
Fotografia di Pixaby
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