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La Voce di Artemide

Rubrica: Custodi della Terra


Io sono la maggiore dei due,

Dal ventre mi feci strada da sola

E assistetti alla nascita

Del mio specchio.

Lui cercava la vetta.

Io scelsi le radici.



Chiesi al padre un arco.

Il dominio sulle mie traiettorie.

Volevo qualcosa che mirasse lontano

E non guardasse mai indietro.

Chiesi anche il bosco,

La libertà di correre.

La notte.


Nessun consorte, 

Nessuna prole.


Mi esaudì

Certo sarei tornata,

Sfiancata.


Non mi rivide mai più 

Calcare il marmo del palazzo,

Sotto i miei piedi da allora

Scorre solo la terra.


Chi mi cerca

Mi trova nelle vene della foresta,

Nel rumore che fa il muschio quando respira,

Nello scricchiolio dei rami rotti 

Da chi non guarda dove mette i piedi.

Non sono una guida

Ma non seguo nessuno,

Sono colei che cammina accanto.

La compagna di chi ha smesso di chiedere

Scusa per ciò che desidera.

La voce che non parla per compiacere.

La ferita voluta dalla pelle.


Mi chiamano vergine.

Ma io non sono intatta:

Sono inviolabile.

Sono imprendibile.

Non mi nego,

Ma non mi divido.


Orione mio,

Mio cacciatore 

Maestoso albero in tempesta

E silenzioso fulmine nel petto.

Camminammo insieme.

Senza bisogno.

Condividemmo il fiato

la veglia,

la sete.


Poi venne l’inganno.

Il mare, la linea all’orizzonte, la sfida.

Scoccai la freccia.

Colpii.

Lo persi.

Divenne stella.


Da allora, le distanze hanno avuto un nome.


Il mio codice d'onore

È onorare le ambizioni anche quando tremo.

Ascoltare il richiamo del buio,

Non lasciare indietro chi è ferito.

Scegliere la verità.


Non c’è dolcezza più feroce

Di quella di una donna 

Che decide di non essere preda.


Le ninfe attorno a me ridono

Come il tempo non esistesse

E quando qualcosa 

O qualcuno 

Le sfiora senza consenso,

Chiamo i lupi,

Divento i lupi 

E porto la giustizia 

Della natura indomabile.


Punto la freccia alla Luna

Per indicare la via.

Mi riconosci nel silenzio.

Nella luce che non scalda 

Ma veste i profili dei segreti.


Se hai perso l’orientamento,

Se non sai più cosa sei,

Se temi di non bastarti—

Allora sì, chiamami.

Non ti salverò.

Ma ti ricorderò il cammino.


Il tuo.


Quello che hai smesso di tracciare

Per essere strada battuta

Nel mondo degli altri.

Per diventare tutto, tranne che vera.


Io sono colei che avanza, 

Che porta alla luce.

Perché avanti è l’unica direzione

Che mi appartiene.

Pensaci: è l'unica

Che ti appartiene.



Testo di Alessandra Manara (ossa.di.luna)


Elaborato nato per i Custodi della Terra - ISPIRAZIONE MESE DI MARZO 2025 - Gruppo di scrittura introspettiva e naturalistica che fa parte del progetto #laruotadimadreterra creato ad inizio 2022 da Tamara Barbarossa e Rossana Orsi.

“Ogni mese chiediamo agli Oracoli quale guida ci affiancherà nelle suggestioni che forniremo poi ai partecipanti del gruppo per esprimere ciascuno le proprie emozioni. Ogni mese abbiamo un incontro on-line per confrontarci intimamente e scambiarci riflessioni nate dalla condivisione.”

Per saperne di più, o unirti a noi, visita questa pagina del sito.


ORACOLI DEL TEMPIO DELLA DEA (Sarah Perini & Elena Albanese) 

ORACOLI DELLE VITE PASSATE (Dott.ssa Doreen Virtue e Dott. Brian Weiss)


Fotografia di Pixaby


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