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Rock Rose

rubrica: Il giardino di Bach


Bentornati viandanti del giardino di Bach.

Ci troviamo in un momento di passaggio, stiamo infatti lasciando la stagione estiva, periodo in cui abbiamo immagazzinato una grande quantità di luce e di calore, per addentrarci nella stagione autunnale.

In questo periodo la luce inizia a diminuire, sostituita dal buio, il calore lascia il posto alle temperature più rigide, i colori vivaci si tramutano in colori terrosi.

Tutto sembra rimandare a un raccoglimento.

Le piante richiamano la linfa verso le radici, gli animali sono intenti a costruire tane e a fare provviste, mentre nelle nostre case iniziano a vedersi tazze fumanti e caminetti accesi.


Tutto ci comunica chiusura, introspezione, raccoglimento verso il nostro interno, le nostre radici, le nostre tane sicure, per poi riemergere ai primi raggi caldi del sole primaverile. Le nostre emozioni sono condizionate dal flusso delle stagioni.

Quando la luce diminuisce e il buio inizia a prevalere, sopraggiunge un naturale desiderio di introspezione e si possono affacciare sentimenti quali nostalgia, insicurezza, tristezza e paura. In particolar modo la paura è l’emozione che più fa da padrona quando manca la luce. Nei casi più estremi, quando arriva ai massimi livelli, si parla di panico. Panico è una parola che origina dal greco panikòs, “del Dio Pan”, termine che veniva usato per esprimere l’indefinito e angoscioso timore che gli antichi attribuivano alla presenza del Dio Pan (che significa tutto) in natura.


Nello stato di panico viene a mancare il collegamento con la nostra parte razionale. Entra così in gioco la parte più primitiva del cervello, il cervello rettile, dove hanno sede le emozioni ancestrali di paura, angoscia mortale, sensazione di stare per essere disgregati. Si diviene incapaci di ragionare, come paralizzati.

Il dottor Edward Bach ha trovato l’espressione di questo stato d’animo nel fiore Rock Rose(Helianthenum nummularium): un fiore che, se colto, perde immediatamente tutti i petali, che crollano all’istante. Il suo bocciolo è chino verso il basso, incapace di guardare la situazione da un altro punto di vista. I fiori gialli si aprono solo alla luce del sole. Il giallo è un colore solare, infonde coraggio e aiuta a liberarsi dalle angosce. Inoltre è un colore mentale: è proprio la mente lo strumento che ci permette di ragionare e gestire le emozioni.

In situazioni di difficoltà Rock Rose richiama a sé tutte queste qualità positive, riportando la luce nelle tenebre.

Rock Rose dà prontezza nell’agire in caso di emergenza, coraggio eroico, contatto positivo con la morte, mobilitazione di enormi energie, rilassamento delle tensioni, coraggio e perseveranza.

Per tutte queste sue caratteristiche è uno dei protagonisti del Rescue Remedy, il rimedio di emergenza formulato dal dottor Bach. Infatti, se vi sono delle situazioni di emergenza che richiedono l’uso di Rock Rose è preferibile che esso venga assunto in formato di Rescue Remedy, perché gli altri quattro fiori che compongono il rimedio sono un supporto eccezionale negli stati emergenziali.


Per concludere, se l’oscurità risveglia in noi paure ancestrali possiamo assumere Rescue Remedy per qualche tempo, creando anche un nostro piccolo rituale nel quale ci visualizziamo avvolti da una luce vivissima o immersi nel colore giallo, proprio di Rock Rose. Possiamo accompagnare il tutto con delle bevande calde per proteggere il corpo dai tremori, tipici del freddo e della paura, per esempio usando erbe e spezie riscaldanti quali zenzero e cannella.


Come affrontate solitamente le vostre paure?

Anche voi avete dei rituali che vi facciano sentire al sicuro?


Vi leggiamo con curiosità se volete condividere con noi le vostre esperienze, qui sul blog oppure potete venirci a trovare sui nostri profili Instagram:



Testo a cura di Monica Brescancin

Fotografia Pixabay

Bibliografia: “I fiori di Bach”, Lina Malfiore


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