Estroversione e introversione
- lachanceria
- 20 mag
- Tempo di lettura: 3 min
rubrica: Il vostro Druido di fiducia
Bentrovati a tutti!
Da poco mi sono trovato a partecipare ad un grande evento, con tante persone, ma non tutte - ahimè - erano disposte a fare quattro chiacchiere con me né a condividere qualche momento in compagnia.
Questo, come la vita solitamente fa, mi ha fornito gli spunti per una riflessione.
Le persone espansive, come me, spesso si buttano a capofitto in conversazioni con sconosciuti, munite di entusiasmo e di passione, con una sana curiosità di conoscenza del nuovo, che si tratti di nuove persone o di ambiti meno noti.
Attenzione però a non prendere l’aggettivo “espansivo” come il contrario di timido, o di introspettivo, poiché non lo è.
Capita a tutti, prima o poi, chi più e chi meno, di sentirsi fuori luogo, o inopportuni. Ciò ci può portare ad avere timore di esprimere il nostro io, le nostre idee o il nostro carattere, togliendoci la voglia di elaborarlo per renderlo più comprensibile alle persone che ci gravitano intorno, proprio per far sì che ci conoscano meglio.

Nel lasso di tempo a cavallo tra il 2020 e il 2022, che è seguito al periodo in cui tutti ci ricordiamo bene di essere stati chiusi dentro casa a tu per tu con i nostri pensieri, ho notato vari tipi di reazione. Chi in crescita e chi in chiusura dentro sé stesso, credo che tutti abbiamo maturato una profonda introspezione che ci ha cambiati profondamente. Magari mettendoci di fronte a dei cambi di direzione, magari a considerare dei ripensamenti sulla strada che avevamo intrapreso, o magari ha illuminato nuove vie da poter percorrere. Di sicuro ha toccato alcuni nervi scoperti e, ancora oggi, questo si riflette nel modo che tante persone hanno di relazionarsi con il prossimo.
Tuttavia sono convinto, ormai da tempo, che nulla accada per caso e perciò mi spingo a pensare verso l’altro lato della medaglia.
Ad esempio: “Cosa ti sei portato di positivo da quel periodo?” “Cosa faremmo, o abbiamo fatto, di diverso nel ripetersi di situazioni a noi sconosciute?”
In molte culture il sottrarsi alla società è visto come un percorso verso qualcosa di più ALTO.
In India, per esempio, i Bramini si dedicano a profonde meditazioni per raggiungere l’illuminazione.
I miei cari Druidi, a loro volta, vivevano dei periodi nei quali sparivano dalla società e cercavano, immersi nella natura, il messaggio dei loro Dei.
Nell’epoca moderna tutto questo può essere visto come un modo per riappacificarci con la nostra mente, ritrovare il nostro ritmo e soprattutto cercare di chiarificare il nostro modo di pensare.
Alla stessa maniera possiamo imparare tanto dai nostri momenti di chiusura. Quando ci imponiamo, anche indirettamente, di chiudere la porta a quello che viene da fuori, vuoi per istinto di protezione o per semplice atto di distacco e di tutela, possiamo imparare qualcosa così come dai momenti di chiusura degli altri nei nostri confronti. Se siamo noi quelli espansivi (come nel mio caso) questi momenti ci possono aiutare a non prendere ogni atto di chiusura come un secco rifiuto che ci può far male sul momento, al contrario possiamo cercare di comprendere anche le ragioni che ci sono dietro: dalla semplice timidezza ad un motivo esterno che non conosciamo. Se siamo più introspettivi e timidi, possiamo imparare a prendere gli atti di apertura non come invasione dei nostri spazi, ma come curiosità verso di noi e il nostro mondo.

Tutto ciò fa ovviamente parte di un’evoluzione che possiamo percorrere da soli o possiamo decidere di condividere con altri, in ogni caso sempre rimanendo attenti ai messaggi che ci arrivano, con una dose di attenzione e di interesse che ci guida versi nuovi lidi fatti di ispirazioni, momenti di illuminazione e messaggi degli Dei.
Puoi seguire le mie attività anche sulla mia Pagina Facebook: Creazioni Druidiche.
Come sempre sarò felicissimo di leggere i vostri messaggi augurandomi di avervi dato qualche pillola di riflessione, sia che voi siate espansivi e sia che siate introversi, perché dalla vita c’è sempre qualcosa da apprendere.
Scrivimi, qui o sui social, per confrontarci insieme, ti aspetto.
Il Vostro Druido di Fiducia
Elia Bianzino,
ma puoi chiamarmi “Elia il Druido”
Testo di Elia Bianzino
Fotografia di Pixaby
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