top of page

Se un giorno d’autunno ti trovassi smarrita

  • lachanceria
  • 30 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Rubrica: Custodi della Terra


Ottobre 1983

Mia amata Ruthie


Le tue lettere portano sempre una ventata di tenerezza nelle mie giornate. E per fortuna, perché, se non fosse per te, sentirei la mia solitudine approfondirsi sempre più. Ho il cuore spezzato, e non da un uomo. Ho il cuore spezzato e pochissimi risparmi rimasti, mentre mi chiedo perché io continui a innamorarmi di cose che non sapranno ricambiarmi. È partito tutto quando eravamo ragazzine e io amavo quel professore lì, quello che ci insegnava recitazione e che nonostante i miei sforzi non ha mai né potuto ricambiare i miei sentimenti (e grazie a Dio, mi vien da ridere guarda) né insegnarmi a pronunciare correttamente la parola zucchero e tutte le altre che indicano un’appropriata dizione. E poi la danza – questo corpo pesante, che non è un calabrone e che non vola sapendo di non poter volare – e la pasticceria (e torniamo al tema degli uomini, quel pasticcere lì, con quel nome snob tipo Etienne che poi non è snob, è solo francese) con i macarons peggiori della tua vita, e poi il cucito e poi i segnalibri in resina colorata. Andava così, io mi innamoravo, provavo e fallivo. 

Poi ho trovato qualcosa in cui ero brava (lo so che sai queste cose, ma tu seguimi su questo mio ragionamento, ti va?) e ho capito che se c’è chi è portato per fare esiste anche chi è portato per guardare. Insomma, io osservo e noto i dettagli, i richiami, le linee invisibili che passano per i corpi dipinti. Ti ricordi quell’angelo nel quadro di Caravaggio, quello che stringe San Francesco che riceve le stimmate in un gesto di tenerezza inaudita? Avevo un esame all’università che riguardava Caravaggio e ho scritto mezzo compito su quell’angelo, sui suoi gesti, sui suoi richiami. Che poi sono strani, gli angeli, nell’arte (sì, sto divagando, lo sai Ruthie che vado così io). Sempre lì, beffardi, a osservare con superiorità, ermafroditi (ti ho mai detto che gli angeli di Leonardo erano ermafroditi? Come i vermi e le lumache. La vita in tutte le cose) ed eterei, nessuno li ha mai visti, o forse sì, eppure tutti hanno deciso che gli angeli dovessero avere le ali. Insomma, per me sono stati gli angeli, no, a darmi il via, a farmi capire quanto fossi brava ad osservare i quadri degli altri. Ci ho messo tutto l’impegno disperato dei miei vent’anni e poi, finito quello, anche quello dei trent’anni. Ho studiato tomi d’arte, guardato documentari, consumato le mie tasche per entrare nei musei a guardare le pennellate, i tocchi, le simmetrie. 

Però ho comunque il cuore spezzato. Perché tutto questo mio amore non è servito – perché tutta quell’arte che amo non mi amerà mai indietro. Avevo trovato il lavoro dei miei sogni, curatrice di una piccola ma splendida sezione di un museo importantissimo (lo sai il nome, lo sai e sai che pronunciarlo è come pronunciare il nome di un amato), era tutto pronto, il mio curriculum era lì, le mie lettere di referenza, i miei appunti, tutto. E poi la notizia che i fondi non bastavano più. Che non ero necessaria, che non servivo davvero. Che avrei potuto fare domanda magari da un’altra parte. 

Ma come si rinuncia a un sogno, Ruthie? Come si rinuncia al desiderio di raccontare qualcosa che è così bello, così perfetto, così appagante? Ma come si rinuncia a sé? 

Avevo giurato amore a questo lavoro, e ora cercarne un altro mi sembra come un tradimento. Io che amo Raffaello e bramo le linee classiche, pulite, la profondità e le guance rosee, è come se diventassi un’improvvisa esperta d’arte Egizia (che ti ricordi, quell’estate, a Torino, io e te a fare finte riverenze alle statue?), tutta rigida, squadrata, bidimensionale. 

Che farò, Ruthie mia? Come si cura un cuore spezzato da una passione? 


Con affetto 

Lila

Dicembre 1983

Ruthie amatissima

ho letto le tue parole. Avevi ragione, avevi ragione su tutto. 

Come sei saggia, amica mia. 

“Anche le piramidi sono tridimensionali e hanno una simmetria da scoprire”. Ho pensato mi prendessi in giro, invece eri seria. A volte mi dimentico che, focalizzata come sono sul mio mondo interiore, non guardo quello che c’è fuori. 

La bellezza di una passione è fatta della sua capacità che ha di illuminare tutto. 

E allora, va bene. Andiamo in Egitto a vedere le piramidi. 

Tu scrivi il tuo libro di poesie, io magari riscopro l’arte di nuovo. 

Sei il mio angelo, Ruth. 

Con tutto il mio entusiastico amore, 

Lila 


Ps: puoi portare tuo marito, anche i tuoi figli, li porto ovviamente a esplorare con me.


Testo di Silvia Guerriero (libroliberatutti)


Elaborato nato per i Custodi della Terra - ISPIRAZIONE MESE DI APRILE 2025 - Gruppo di scrittura introspettiva e naturalistica che fa parte del progetto #laruotadimadreterra creato ad inizio 2022 da Tamara Barbarossa e Rossana Orsi.

“Ogni mese chiediamo agli Oracoli quale guida ci affiancherà nelle suggestioni che forniremo poi ai partecipanti del gruppo per esprimere ciascuno le proprie emozioni. Ogni mese abbiamo un incontro on-line per confrontarci intimamente e scambiarci riflessioni nate dalla condivisione.”

Per saperne di più, o unirti a noi, visita questa pagina del sito.


ORACOLI DEL TEMPIO DELLA DEA (Sarah Perini & Elena Albanese) 

ORACOLI DELLE VITE PASSATE (Dott.ssa Doreen Virtue e Dott. Brian Weiss)


Fotografia di Pixaby


Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating

Associazione Culturale La Chanceria

P.Iva 16588161006

MAIL TO:

lachanceria@gmail.com

CELL:

3922505249

© 2025 La Chanceria Lab 

 

Proudly created with Wix.com

bottom of page