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La rappresentazione sincronica di Maggio

rubrica: Sincronicità con la Natura


La lettura di una rappresentazione sincronica parte dall’intento di analizzare un ”soggetto” di qualsiasi natura, in questo caso il mese di maggio 2024

Si pone una domanda, o un intento, che in questo caso è stato che questa rappresentazione potesse essere di ispirazione, presa di consapevolezza, suggerimento o qualsiasi altra cosa utile a chi leggerà in questo momento, mese, periodo, situazione, ecc. 

Il tramite dei ruoli e/o soggetti che si “muovono” nella rappresentazione può essere assunto da persone, animali, oggetti, ecc. In questo specifico caso, i ruoli introdotti sono stati assunti dalle carte di un mazzo di Tarocchi Celtici.


Ho scelto questo mazzo perché quello celtico è un mondo fatato che sento tanto collegato alla natura e al territorio in cui vivo. Queste carte hanno belle immagini di piante e fiori, druidi, divinità, spiriti della natura, animali e simboli magici. 

Ogni mese i ruoli all’interno della rappresentazione saranno assegnati ad altri oggetti o carte (per esempio le boccette con i fiori di Bach, fiori, foglie, rami, sassi, cristalli, conchiglie, i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi, i Movimenti Maestri, ecc.) che porteranno il loro messaggio mensile e un seme di consapevolezza e amore per la natura dell’oggetto o dalla carta che avrà interpretato il ruolo del mese. 

Nella rappresentazione sincronica di questo mese la carta di maggio 2024 è stata la n. 47 ROVO. 

Il rovo è una pianta che nella tradizione popolare ha un significato poco piacevole, ma quello a cui intendo fare riferimento qui è la sua magnifica funzione in natura. Il rovo è una pianta guerriera che avvolge il bosco, soprattutto ai bordi, per proteggerlo ed è una delle prime piante che riconquista parti di terreno per restituirli al selvatico. La barriera intricata e spinosa che parte dal terreno e si alza a seconda delle condizioni permette al terreno di restare a riposo, rigenerarsi, lasciando poi il passo, lentamente nel tempo, a nuove piante del bosco o continuando a fungere da protettore.


In questo periodo dell’anno il rovo sta dando vita a nuovi rami e nuove foglie iniziando a dare espressione di sé che culminerà con bellissimi fiori e piccoli buoni frutti, le more.


La lettura del mese:


I troppi pensieri che nascono intorno a cambiamenti, paure, conflitti o rotture vedono nel mese di maggio una nuova apertura, un attimo di respiro. Ciò che unisce va usato con sapienza non per portare a sé, ma per attrarre, altrimenti il rischio è di “scivolare” giù dal sentiero e provare paura nel non riuscire a smettere di scivolare. 

In questo ci vengono in aiuto le emozioni: ascoltarle ci permette di sentirci sostenuti tanto da poter spiccare il volo per prendere una distanza rasserenante, che permette la centratura ideale e una possibilità di comunicare quello che viene dal cuore. Tutto ciò che ci permette di accumulare energia e protezione data dalla cura di sé attraverso il riposo o il movimento o lo sport è in questo mese un potenziale utile. La natura offre in questo momento una luce straordinaria che invita al radicamento nel contatto con lei così che si possa esperire un ascolto interiore con lo sguardo rivolto al cielo. La luce e l’esplosione della primavera nel suo apice sono qualcosa che ci fa da specchio invitandoci al ricordo che siamo esseri legati alla terra protesi verso il cielo; il riconoscimento di questo e il goderne e il farne uso porta calore, affetto, felicità, allegria, fortuna. Lo squilibrio tra il dare e il ricevere nella nostra vita o il scendere a compromessi su valori fondanti porta ad attuare strategie sempre più contorte facendo incorrere in difficoltà emozionali in vari ambiti. Quindi è utile un occhio di riguardo al mantenere l’equilibrio tra il dare e il ricevere e a tener fede ai valori.



Testo e fotografie

di Michela Zendali






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